Gigi Proietti interpreta Anco Marzio
Esilarante interpretazione del grande Gigi Proietti.
Anco Marzio, il terzo re di Roma, mostrato in chiave comica; 5 minuti di Storia Romana tutta da ridere.
Visita il Vaticano in un solo giorno
Continua oggi la serie di post dedicati agli itinerari di una sola giornata.
Con il post odierno vediamo come visitare la città del Vaticano e molte delle opere d’arte più belle e famose del mondo.
Prendi la Metropolitana A, e poi scendi alla fermata Ottaviano o Cipro – Musei Vaticani. Subito all’uscita troverai le indicazioni per arrivare ai Musei Vaticani.
Ti consiglio di arrivare ai Musei Vaticani molto presto: la coda che si forma ogni giorno diventa esageratamente lunga già nelle prime ore. Io sono arrivato sempre pochi minuti prima dell’orario di apertura e non ho dovuto attendere molto.
Qui visiterai, tra le mille opere d’arte, le stanze di Raffaello, la sala delle Carte Geografiche e la Cappella Sistina. Da sola, la Cappella Sistina vale tutta la visita ai Musei.
Appena fuori, dirigiti verso Piazza San Pietro e all’interno della Basilica di San Pietro. Ti consiglio di salire in alto, fino alla cupola. Sono 320 gradini (oltre l’ascensore) ma la vista che si ha da lassù è spettacolare. Dopodiché visita le Grotte Vaticane e i tesori: si accede dall’interno della Basilica.
All’uscita, vai a sinistra e sali sul Gianicolo. Tramite una navetta è possibile raggiungerne la sommità e scendere davanti al monumento di Garibaldi. Il panorama che si vede da questo balcone è favoloso perché ti da la possibililità di avere tutta Roma in un colpo d’occhio.
Infine, scendendo dal Gianicolo, arriva a ponte S. Angelo e entra in Castel Sant’Angelo. Con questo itinerario si riesce a visitare comodamente e in una sola giornata tutta l’area del Vaticano. Puoi visionare la mappa dell’intero itinerario cliccando qui.
Il Foro Romano – La Basilica di Massenzio
Percorriamo quindi il piccolo sentiero per avvicinarci e trovare conferma della sua grandezza e giungiamo ai piedi di una costruzione maestosa, una delle più colossali strutture di Roma Antica: la Basilica di Massenzio.
Costruita per volere dell’Imperatore Massenzio (306 d.C. – 312 d.C.), e successivamente ristrutturata e ampliata dal suo successore, l’Imperatore Costantino, la Basilica era stata edificata tra il Palatino e l’Esquilino, sul colle che anticamente era denominato Velia, per avere un luogo in cui esercitare tutte le attività giudiziarie del regno.
Le due laterali, invece, divise dalla centrale da alcune possenti colonne di marmo (disperse tranne una, inserita nella basilica di santa Maria Maggiore), erano della stessa lunghezza e altezza, ma leggermente più strette, ed erano coperte invece da una volta a botte.
A oggi l’unica parte visibile della Basilica è la navata minore sul lato nord, ma si ha ugualmente la sensazione di imponenza dell’edificio originario, che aveva l’ingresso sul lato est, e si affacciava sul tempio di Venere e il Colosseo.
Le cause della distruzione della Basilica sono molteplici, ma i danni principali sono attribuiti a un terremoto avvenuto ai tempi di Papa Leone IV e all’abitudine (negativa) di utilizzare i templi antichi come cave di materiale per altri edifici.
Il mio consiglio è di fermarsi qualche minuto in silenzio sotto le navate ancora intatte e di immaginare le attività che un tempo riempivano quelle sale immense.
Storia in Pillole: Anco Marzio, il quarto re di Roma
Nonostante fosse caratterialmente molto simile al nonno materno, il nuovo re fu in parte ispirato dalla politica espansionistica del suo predecessore e continuò la guerra contro i Latini per l’annessione a Roma di altre due città, Politorium e Ficana (entrambe nel Lazio).
Fece poi fortificare il sistema difensivo del Gianicolo, uno dei colli a ovest di Roma, al di là delle sponde del Tevere, e fece costruire un carcere proprio al centro di Roma, vicino al Foro, per cominciare a contrastare la criminalità.
Poi allargò i suoi domini fino alla foce del Tevere per istituire in quella zona un vero e proprio scalo commerciale, insediando per la prima volta una colonia al di fuori dell’Urbe.
Questo nuovo insediamento fu chiamato Ostia (Ostium Tiberis, appunto foce del Tevere).
Per rafforzare gli scambi commerciali con il nuovo porto, Anco Marzio fece costruire un ponte di legno sul Tevere (ponte Sublicio) e una strada, la via Ostiense. La materia prima principale era il sale, che Roma commerciava in grandi quantità grazie alle saline organizzate dallo stesso sovrano.
Anco Marzio non era di carattere guerrafondaio come il suo predecessore, ma si riteneva un uomo vicino alla pace e alla religione. Gli piaceva essere definito re-sacerdote.
Al contrario di Tullo Ostilio, spinto dall’esigenza popolare di avere più tranquillità, limitò le guerre a quelle più necessarie (quelle contro i Latini) e etichettò queste come “guerre giuste“, approvate dagli déi grazie ai Feziali, rituali religiosi con cui veniva dichiarata, iniziata e conclusa la guerra.
Anco Marzio morì nel 616 di morte naturale. Con lui terminò la successione regale dei sabini.
Il regno fu consegnato nelle mani del quinto re, l’etrusco Tarquinio Prisco.
Musei insoliti a Roma
A Roma, si sa, non basterebbe un’intera vita per visitare interamente ogni monumento, ogni sito archeologico, ogni struttura religiosa. Ad aumentare ancora di più la mia curiosità è stato un sito, insolitimusei.com, da cui ho preso spunto per scrivere questo post, che elenca alcuni musei alternativi della Città Eterna.
Otto secoli di storia della pasta, dai macchinari utilizzati per la produzione di questo gustoso piatto tutto italiano alle opere d’arte che lo celebrano.
Gigi Proietti interpreta Numa Pompilio, il secondo re di Roma
Una straordinaria e divertentissima esibizione di uno dei più grandi attori italiani.
Gigi Proietti interpreta in chiave comica il secondo re di Roma, Numa Pompilio.
Ateneo di Adriano in piazza Venezia
Gli scavi per la costruzione della metro C hanno portato alla luce un monumento antico di grande valore.
Prima, due anni fa, ci fu il ritrovamento di una scalinata misteriosa: 5 gradoni di marmo, larghi 15 metri, la cui edificazione era praticamente sconosciuta. Qualche giorno fa, invece, la scoperta è stata definitiva: le scale facevano parte dell Ateneo di Adriano.
L’Ateneo, fatto costruire dall’Imperatore Adriano nel 133 d.C. al suo ritorno dal viaggio in Palestina, era un luogo creato appositamente per ospitare poeti, filosofi, letterati, invitati a discutere tra loro di politica e società in greco e in latino.
Si tratta di un auditorium famoso che Aurelio Vittore definisce ludum ingenuarum artium. E che l’imperatore filosofo fece costruire a sue spese sul modello di quello visto nel tempio di Atena ad Atene.
Di questo importante istuto, però, si erano perse completamente le tracce e il ritrovamento, dopo lunghi anni di ricerche, è avvenuto proprio casualmente durante gli scavi della nuova metro C in piazza Venezia.
Itineari: Visita Roma in un giorno
Vuoi visitare Roma, ma non hai abbastanza tempo? Magari hai soltanto una giornata a disposizione?
In questo primo post vediamo insieme l’itinerario di Roma Antica, testato personalmente.
Come sempre, se hai bisogno di un alloggio, il mio consiglio è di prenotarne uno in zona Termini per essere più comodi negli spostamenti ma, visto che il nostro itinerario si sviluppa in una zona ben precisa di Roma, è possibile prenotarne uno in zona Colosseo.
Prendi la metro B e raggiungi il Circo Massimo, immaginando come sarebbe stato ai tempi in cui era possibile assistere alle gare. Da qui prendi via di San Gregorio e percorrila fino all’Arco di Costantino, passando tra il celio e il Palatino.
Proprio di fronte all’Arco, trovi il Colosseo. Il mio consiglio è quello di fare anche un giro all’esterno del monumento simbolo di Roma, godendo della maestosità della sua struttura e notando i numeri che identificano i diversi ingressi, proprio come oggi è per gli stadi. Immagina come avrebbe potuto essere 2000 anni(foto) fa ed entra all’interno. Se non hai una guida, procuratene una all’interno: la visita sarà più interessante.
Poi torna all’Arco di Costantino e da qui prendi la Via Sacra per entrare nel Foro Romano. Percorri la via sacra, procedendo in senso antiorario per vedere ogni edificio.
Non dimenticare di fermarti qualche istante in silenzio davanti alla Tomba di Giulio Cesare. A me fa venire i brividi pensando a uno dei più grandi personaggi della Storia del mondo.
Quando hai finito la visita del Foro, esci dalla parte opposta all’Arco di Tito. La strada passa proprio accanto al Tempio di Nettuno e al Miglio Aureo.
Sicuramente, l’uscita dal foro coinciderà con l’ora di pranzo. Visto che hai soltanto una giornata, il mio consiglio è quello di fare un veloce pranzo al sacco. Però, se vuoi pranzare al ristorante, lì vicino, in via dei Fienili, 56 puoi trovare l’Hostaria al Campidoglio. Te la consiglio: si mangia bene, non costa molto, e puoi godere di un’ottima vista sul Foro. Si possono gustare piatti della tradizione romana e italiana con una predilezione per le paste fresche e le gustose ricette esclusive.
Poco distante puoi raggiungere la Piazza del Campidoglio, disegnata da Michelangelo, con al centro la statua equestre (una copia) dell’imperatore Marco Aurelio (all’impero dal 161 al 180). L’originale si trova, invece, insieme a centinaia di altre opere nei Musei Capitolini, la cui entrata è proprio sulla piazza.
Accanto alla scalinata del Campidoglio (scendendo, sulla sinistra) – e questa è una cosa che può passare inosservata al turista distratto – c’è l’Insula dell’Ara Coeli, una costruzione di cinque piani risalente al I secolo d.C. perfettamente conservata. Praticamente l’antenata dei nostri condomini.
La piazza in cui ti trovi, con l’ampia rotatoria trafficata, è la famosa Piazza Venezia, punto di incontro di tre vie principali: Via dei Fori Imperiali, Via del Corso, Via del Plebiscito. La piazza è divenuta famosa per essere stata utilizzata da Mussolini per i suoi discorsi pubblici, tra cui quello del 1940 in cui comunicò l’entrata in guerra dell’Italia.
Accanto al Campidoglio, dominando la piazza, si erge il monumento in stile “neoclassico” dedicato a Vittorio Emanuele II. La costruzione, denominata semplicemente “Il Vittoriano”, fu inaugurata il 4 giugno 1911.
Sulla scalinata frontale del Vittoriano, puoi ammirare l’Altare della Patria con l’altare dedicato al Milite Ignoto.
Dopodiché, imbocca la Via di Fori Imperiali, incontrando sulla sinistra: il Foro di Traiano con la colonna traiana e i mercati traianei, il Foro di Augusto, il Foro di Nerva e, prima della valle del Colosseo, si passa dall’area del Foro della Pace voluto da Vespasiano.
Sulla destra, invece, tra il viale e l’area del Foro Romano, si trovano i resti del Foro di Cesare.
Prima di sbucare sulla Valle del Colosseo, volgi lo sguardo verso il muro alla tua destra. Troverai quattro tavole raffiguranti le quattro fasi dell’espansione di Roma, dalla sua fondazione alla sua massima espansione con Traiano.
Sulla sinistra trovi la fermata della metropolitana che ti riporterà a Termini.
Il Foro Romano – Tempio di Antonino e Faustina
Entrando nel Foro Romano, e seguendo la Via Sacra a destra, incontriamo un’imponente basilica, davanti al lato nord della Regia, tra la basilica Emilia e il tempio del Divo Romolo. Si tratta del Tempio di Antonino (imperatore dal 138 al 161) e Faustina (sua moglie).
Il tempio fu eretto dopo la morte dell’imperatrice nel 141 e le fu dedicato dal Senato, come ricorda l’iscrizione sull’architrave della facciata (DIVAE FAVSTINAE EX S C). Alla morte dell’imperatore nel 161 il tempio venne dedicato anche al nuovo divus e fu aggiunta una riga soprastante all’iscrizione esistente (DIVO ANTONINO ET).
Esso è giunto a noi in ottime condizioni perché al suo interno, nel medioevo, fu costruita la chiesa di San Lorenzo in Miranda.
Il monumento si compone di una cella (in origine di marmo cipollino) collocata su un podio fatto di blocchi di tufo, a cui si accede mediante una scalinata costruita in epoche recenti.
Sulla facciata si erge un pronao e sei colonne corinzie di fronte e due coppie su entrambi i lati, alte 17 m. e anch’esse fatte di marmo cipollino. Su alcune colonne sono raffigurate immagini di divinità. Il fregio rappresenta dei grifoni e dei motivi floreali
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